Si comincia. Dopo averne parlato per mesi, dopo aver osservato con atteggiamento spionistico le news sul programma che via via emergevano, dopo essersi tenuti liberi per questi nove giorni rifiutando ogni altro impegno, dopo aver maledetto alcune drammatiche sovrapposizioni orarie e aver vergato il calendario cartaceo con segni, crocette, frecce, colori... ora si fa sul serio. La XXXI edizione del Cinema Ritrovato comincia.
Come noto, Cinefilia Ritrovata nasce da una costola del Paradiso dei Cinefili, sezione tra le più amate del festival. Il titolo nasce proprio da una serie di proiezioni e incontri del 2012, con questo titolo, che mise sotto i riflettori la necessità di rifondare la cinefilia senza pregiduiziali di alcun tipo, né critiche né tecnologiche, perchè la storia del cinema può essere filologia, gioco, passione e ricerca allo stesso tempo.
La scommessa del Cinema Ritrovato è stata poi vinta, visti i risultati di questi anni e il programma del 2017. Ma anche per la nostra testata si può dire che il percorso sia stato virtuoso, soprattutto oggi che ci presentiamo con una nuova grafica e un approccio sempre più attento ai contenuti e alla scrittura. Il sito - pur legato alle attività culturali della Cineteca di Bologna - si è trasformato in un giornale della cinefilia per tutti, letto da appassionati di tutta Italia (e non solo).
Ciò non significa che a ogni domanda sia stata data risposta. E per fortuna: la cinefilia è tensione e dubbio, polemica e passionalità, mai equilibrio museificato. Il restauro in digitale è meglio o peggio del 35mm? Che posto dobbiamo dare al cinema primitivo: estetico o puramente storico? In che modo rivalutiamo o rispettiamo il cinema del passato? Il cinema non è più in grado di realizzare capolavori come L'Atalante e Bella di giorno o è solo cambiata la nostra relazione col mondo? Riconosciuta la centralità della proiezione in sala, è accettabile vedere e scambiarsi film sullo schermo di un computer? E così via.
Viviamo un'epoca di forti mutamenti tecnologici, e sarebbe ingenuo pensare che i media digitali non abbiano stravolto anche la storia del cinema e la sua divulgazione (anzi). State leggendo una rivista su Internet, che parla di un festival con molte proiezioni in digitale, le cui lezioni di cinema verranno pubblicate su Youtube, e la cui copertura informativa sarà ospitata principalmente su siti ufficiali e social network. Eppure, le forme della cinefilia, la sua capacità di creare comunità e di promettere emancipazione personale e collettiva, rimangono intatte, anzi forse potenziate nella loro frammentazione.
Il Cinema Ritrovato è tutto questo. Cercheremo di offrire la cronaca critica più completa possibile. E se non su queste pagine, speriamo di incontrarvi in sala. Buona visione.