Si inaugura al XXVII Festival del Cinema Ritrovato la sezione “Aperitivo con i libri” dedicata alle novità editoriali cinematografiche. Il primo incontro ospita Denis Lotti e Michele Canosa, che dialogano su Scritti sul cinematografo di Emilio Ghione (1925-1930).
Il volume, curato dallo studioso mutista Denis Lotti ed edito nel 2013 per i tipi Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC) di Roma, conclude idealmente la trilogia editoriale dedicata alla riscoperta della vita e delle opere di un protagonista del cinema muto italiano, Emilio Ghione, conosciuto all’epoca col nome del suo alter ego cinematografico e letterario “Za la Mort”. La recente pubblicazione va infatti ad aggiungersi a una monografia (Emilio Ghione l’ultimo apache. Vita e film di un divo italiano, Cineteca di Bologna, Bologna 2008) e alla riedizione di un’opera scritta nel 1925 da Ghione stesso (Za la Mort. Romanzo, Nerosubianco, Cuneo 2012), curate sempre da Lotti.
Il volume presentato nella cornice festivaliera propone una nuova traduzione del saggio La parabola del cinema italiano, apparso nel 1930 sulla rivista parigina «L’Art Cinématographique». La traduzione non dimentica l’introduzione firmata all’epoca dal critico Didier Daix con cui, tra l’altro, si annunciava al lettore la morte di Ghione, avvenuta proprio nel gennaio del 1930.
A tutt’oggi né gli eredi né altri possiedono un archivio di Emilio Ghione: con la sua morte tutto sembra essere andato disperso. Il volume rivela dunque la preziosità dell’operazione editoriale e integra i percorsi di ricerca dedicati negli anni a Ghione, iniziati da Gian Piero Brunetta (sua fu la curatela di una retrospettiva alla Mostra d’Arte Internazionale del Cinema di Venezia nel 1979) e da Vittorio Martinelli (autore di Za la Mort. Ritratto di Emilio Ghione edito dalla Cineteca di Bologna nel 2007).
Alberto Spadafora