Il genere western può avere varie sfaccettature: può essere crudo e violento come lo è Django (Sergio Corbucci, 1966), pieno di sparatorie e scene brutali. Oppure può essere il contrario, ovvero un film commedia, come le parodie degli “spaghetti western” : Lo chiamavano trinità, ecc.

Nel nostro caso non si tratta di nessuno di questi tipi, né di un film violento né di un film comico. Infatti andremo a parlare di Johnny Guitar un film del 1954 diretto da Nicholas Ray, ambientato in Arizona nel periodo in cui si iniziarono a costruire le ferrovie verso l’ovest. La trama è infatti incentrata su un conflitto che si crea tra Vienna, una ragazza che ha acquistato un Hotel-sala da gioco poco lontano da un piccolo villaggio proprio per sfruttare la costruzione della grande ferrovia, ed  Emma una delle proprietarie terriere della zona che invece è del tutto contraria a questo progetto.

Nel corso della pellicola sono comunque presenti scene di sparatorie e uccisioni, ma in modo più ristretto rispetto agli standard di questo genere di film. In queste scene è spesso presente il coprotagonista Johnny “Guitar” Logan che all’interno della storia svolge il ruolo dell’ ex amante di Vienna recatosi nel suo Hotel sotto falso nome su richiesta di lei per nascondere la sua fama di pistolero. Per riconquistarla, cercherà di non utilizzare la sua fedele pistola, ma certe circostanze lo costringeranno comunque a farlo. Tra queste scene ce n’è una abbastanza forte ovvero quella dell’impiccagione di Turkey, un ragazzo caro amico di Vienna che viene ucciso dagli abitanti della citta per il colpo che ha compiuto alla banca assieme al resto della sua banda. La scena si apre su di lui a cui è stato messo un cappio al collo, seduto su un cavallo, che con un colpo di frusta viene fatto correre. La scelta del regista è stata quella di non far vedere il corpo del ragazzo appeso, probabilmente per non rendere la scena troppo cruda.

Nel ruolo dell’ antagonista troviamo una donna, come già detto si tratta di Emma, che nonostante sia femmina non manca di crudeltà e spirito vendicativo. Infatti come si può vedere dal film, è sempre Emma a muovere accuse contro Vienna e poi convincere tutti gli altri che sono al suo seguito. Il fatto di aver messo una donna come antagonista principale non è solito per gli anni in cui il film è uscito, né per il suo genere, infatti generalmente si trattava di gruppi di banditi o comunque uomini. La protagonista insieme a Johnny “Guitar” è Vienna, il suo personaggio è una donna temeraria sicura di sé e delle sue scelte, una che non si lascia intimidire da ordini o minacce, ma allo stesso tempo è dolce e il suo unico desiderio è quello di andare a vivere insieme a Johnny; cosa che poi accadrà come vedremo nel finale che si concluderà con il classico bacio.

Concludendo questo film non è uno di quei lungometraggi, che dopo averlo visto ti lascia annoiato e deluso; ed oltre a tenerti incollato allo schermo fino alla fine, non è per nulla scontato perchè non è la classica storia di cowboy con i cliché di tutti i film western. Soprattutto, nonostante sia molto vecchio, anche visto da un ragazzo di oggi abituato a vedere film pieni di effetti speciali, con definizioni ben più alte e riprese mozzafiato, riesce comunque a tenerti lì fino alla fine, forse per la sua semplicità.