La sezione del Cinema Ritrovato dedicata a Leo McCarey si apre con quattro cortometraggi proiettati in sala con l’accompagnamento al pianoforte di Donald Sosin. Nell’America dei ruggenti anni Venti, gli ambienti familiari dei ricchi sono per McCarey il luogo privilegiato della comicità. Così, nel primo corto (His Wodden Wedding), lo sposo decide di rinunciare alle imminenti nozze con la donna amata (un amico imbroglione gli rivela che lei ha una gamba di legno) ma le lascia in dono l’ anello di diamanti che le aveva regalato per il loro fidanzamento. Dopo una serie di gag divertenti (l’anello viene nascosto dall’amico imbroglione) tutte svolte sulla nave che deve portare il protagonista a dimenticare la sua delusione d’amore sulle spiagge dei mari del Sud, lo sposo prende di nuovo possesso del gioiello di famiglia e riabbraccia la fidanzata che nel frattempo lo aveva raggiunto a bordo di uno yatch. Il secondo cortometraggio (What Price Goofy) è una storia familiare che si svolge nelle stanze di una villa: la moglie – gelosissima – viene a sapere dall’amica chiacchierona che suo marito si è fatto regalare un cane molto costoso da una donna. Decisa a divorziare, apprende che è arrivato il professor Brown per cena. Per nascondere il fatto che il “professor Brown” è in realtà una splendida donna invitata dal marito solo per fare un favore ad un amico, avviene uno scambio di persone e un ladruncolo che voleva intrufolarsi in casa viene messo nei panni del professor Brown. Solo quando il marito scopre che il ladruncolo voleva rubare il servizio d’argento della casa e lo coglie con le mani nel sacco, si avrà l’happy end anche sul piano della riconciliazione familiare.
Nel terzo cortometraggio (Dog Shy), la giovane figlia di una famiglia benestante è costretta ad un matrimonio di convenienza con un nobile che conosce a malapena. Anche qui, il protagonista si ritrova a dover salvare la situazione fingendo di essere il maggiordomo; così, spinto da sincero amore nei confronti della giovane, riesce ad accaparrarsi la benevolenza dei suoi genitori con lo smascheramento del duca che, in realtà, è solo pronto a portarsi via la cassaforte di famiglia. Nell’ ultimo corto (Wrong Again), Stanlio e Ollio riconsegnano erroneamente al suo ricco proprietario un cavallo al posto di un prezioso quadro antico: il divertente equivoco si scopre, con il risultato dell’ immancabile arrivo del poliziotto da una parte, e di un grosso buco sulla tela dall’altra.
Si dice che McCarey fosse un appassionato del pianoforte e che suonasse spesso tra una ripresa e l’altra. Poiché questa è una caratteristica di alcuni dei grandi maestri del cinema comico muto (si pensi a Chaplin, anche compositore delle partiture di molti suoi film) è probabile che la ragione di questa passione riveli una struttura di base comune a musica e comicità audiovisiva: il ritmo – delle frasi musicali, delle azioni rappresentate. Lo swing dell’accompagnamento dal vivo di Sosin sostiene questa struttura compositiva (è il ritmo incalzante sulla scena del ballo in His Wodden Wedding, o su quella del cavallo sul pianoforte in Wrong Again); senza contare gli effetti sonori (il rumore dei piedi sul pavimento o il ballo russo in What Price Goofy), o ancora imitativi (Sosin ulula alla fine di Dog Shy!). Il pubblico in sala ride con ritmo: è questa la risposta al battito della comicità.
Marianna Curia