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Bergman 100, le gioie e i dolori di Ingmar
Bergman 100- La vita, i segreti, il genio individua il 1957 come annus horribils/mirabilis in cui possiamo ritrovare, portate all’eccesso, tutte gioie e i dolori che hanno caratterizzato e caratterizzeranno la vita di Ingmar. C’è il Bergman regista, che firma due dei suoi più grandi capolavori, Il Posto delle fragole e Il settimo sigillo, il Bergman uomo di teatro, capace di portare sul palcoscenico il Peer Gynth di Ibsen, dramma colossale il cui allestimento dura ben cinque ore, e il Bergman uomo, diviso tra la moglie, le amanti e gli innumerevoli figli, dei quali stenta a ricordare il numero preciso. Ad affiancare l’attività frenetica ed incessante, emerge un colossale groviglio di nevrosi, divenute poi il carburante delle sue pellicole migliori.