Distribuito nel settembre del 1934, Caravan è la messa in scena di uno sfarzo fiabesco realizzato da una Fox ormai sull’orlo della bancarotta e che oggi è possibile rivedere grazie a un restauro messo a punto da MoMa a partire dall’unica copia al nitrato conosciuta. Praticamente impossibile da vedere per quasi ottant’anni, parafrasando le dichiarazioni del MoMa stesso, Caravan è un musical decisamente atipico per la sua epoca, motivo per cui probabilmente alla sua uscita fu un clamoroso fiasco per il mercato americano. Distante da qualsiasi tipologia di musical in voga in quegli anni, Caravan non rappresenta un’America reale o immaginata, ma la vecchia Europa del regista Erik Charrell le cui dinamiche erano troppo distanti per il pubblico statunitense del ’34.

In 1934, Fox Film Corporation releases Caravan, a musical film directed by Erik Charell. On her twenty-first birthday, countess Wilma travels to Hungary, to the house where she had spent her childhood, to claim her inheritance. At this time of the year, life at the villa orbits around the vineyard and the harvest, an activity which relies on the conjunct work of the villagers and of some superstitious practices, the most important being the aid of the gypsies, whose music will make the difference in the final outcome. A scene depicting a welcoming tasting of the house’s fines wines offers a laugh over the thirst of the characters we just met, because alcoholism is hilarious.