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“Tucker – Un uomo e il suo sogno” al Cinema Ritrovato 2018
In principio doveva essere un musical. Uomo che non può dirsi privo di ambizioni, Francis Ford Coppola arruolò i migliori: Betty Comden e Adolph Green, gli sceneggiatori di Cantando sotto la pioggia e Spettacolo di varietà, e Leonard Bernstein, tra le altre cose autore di West Side Story. Come spesso accade nel suo cinema, il sogno durò l’arco di un giorno; ma al risveglio Tucker – Un uomo e il suo sogno si scoprì musical senza canzoni. C’è la musica, certo, di Joe Jackson. Ma, come nella scazzottata di Un dollaro d’onore o nel finale di Qualcuno verrà, è una questione più profonda. Sin dai primi minuti ci si accorge che il film sembra aver interiorizzato il genere che non può essere al punto di poter fare a meno proprio delle canzoni. Eppure i movimenti degli attori sembrano seguire una coreografia e le stesse voci si modulano secondo il ritmo di un motivetto introiettato.