Archivio

filter_list Filtra l’archivio per:
label_outline Categorie
insert_invitation Anno
whatshot Argomenti
person Autore
remove_red_eye Visualizza come:
list Lista
view_module Anteprima

“Anatomia di un omicidio” nell’ingranaggio della società

si potrebbe quasi azzardare a definire Anatomia di un omicidio di Otto Preminger un film sul linguaggio. Un film sul linguaggio legale, giacché seguiamo appassionatamente la lotta oratoria tra Paul Biegler (James Stewart) e la pubblica accusa (della quale fa parte il perentorio procuratore interpretato da George C. Scott). Un film su un linguaggio “scabroso” e ostile all’America puritana, che fa fatica a considerare accettabili parole come “spermatogenesi” e “stupro” all’interno di un film quanto all’interno di un’aula giudiziaria, così come fa fatica a considerare il punto di vista di una donna che ha subito — e continua a subire — violenza fisica e psicologica per il suo sentirsi slegata da codici morali e sociali.

Otto Preminger e la messa in scena di Romy. “Il cardinale” al Cinema Ritrovato 2021

Il Cardinale (1963) appartiene alla seconda fase della carriera hollywoodiana di Otto Preminger, in cui il regista coltiva la sua reputazione di auteur grazie commenti dei critici dei Cahiers. Per Jacques Rivette, il cinema di Preminger è l’esemplificazione stessa della mise-en-scène: “la creazione di un complesso preciso di personaggi e di ambienti, di un fascio di rapporti, di un’architettura di relazioni, mobile e come sospesa nello spazio”.  Il saggio di Rivette, “L’essentiel”, viene pubblicato dieci anni prima de Il Cardinale, ma quella “architettura di relazioni” rimane un elemento distintivo del cinema di Preminger. Nel caso de Il Cardinale, questa architettura si spinge oltre la narrazione sullo schermo.

Cinema Ritrovato 2017: “La magnifica preda”

Con un titolo che più evocativo non si può, il film, divertente e coinvolgente, contiene al suo interno almeno tre sotto-film: l’avventura fondata su fughe e rincorse; il racconto di formazione del bambino, simboleggiato dal rapporto col fucile e con ciò che esso rappresenta nel suo legame col padre; e soprattutto il selvaggio e frenato discorso amoroso tra Marilyn e Mitchum, sancito da un momento di clamoroso erotismo.