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“Salomé” al Cinema Ritrovato 2022

Il motivo per cui Salomé è l’ultimo film prodotto dalla Nazimova Productions è rintracciabile nell’evolversi del linguaggio stesso del cinema, che nel 1922 richiede tempi e dinamiche più rapidi, maggiori cambi di ritmo e certamente una recitazione che si avvicini quanto più possibile alla realtà. Salomé sembra non adattarsi a questa svolta richiesta dall’industria cinematografica vigente: girato in un’unica location (verosimilmente in un teatro di posa), le inquadrature sono fisse, vi sono poche vere interazioni tra gli attori e le didascalie riportano fedelmente i passi dell’opera originale, senza subire un adattamento magari di maggior comprensione per un pubblico medio.

“Sur un air de Charleston” e “Red Lantern” tra pregiudizio e integrazione

Integrazione diversità e pregiudizio sono temi caldi che il Cinema Ritrovato 2019 è riuscito ad affrontare in una sezione che potrebbe forse sembrare insolita, quella dedicata al cinema muto. In che modo? Prima con la proiezione di Sur un air de Charleston (1927), film giocoso e sperimentale in cui il regista riesce a dare una lezione semplice ribaltando gli stereotipi: nel 2028 il mondo civilizzato è rappresentato dalle genti d’Africa, in tenuta black face, mentre in un’Europa distrutta dalla guerra vivono “aborigeni bianchi”. Un esploratore giunge in Europa e si rivela essere più aperto di quanto non lo fossero stati gli occidentali a parti invertite. Molto più complessa e articolata la vicenda di The Red Lantern (1919), dove la stella Alla Nazimova interpreta una ragazza cinese di padre occidentale.