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Speciale Park Chan-wook – “Mademoiselle” summa stilistica
Mademoiselle segna il ritorno di Park Chan-wook in Corea dopo la realizzazione di Stoker, coproduzione USA/UK in lingua inglese. Ci sono varie somiglianze fra le due opere, benché i loro punti di arrivo siano diametralmente opposti. Entrambi sono thriller psicologici al femminile, in cui l’ingresso di un personaggio esterno in un contesto famigliare disfunzionale funge da innesco per la crescita emotiva della protagonista.
Speciale Park Chan-wook – “Mademoiselle” dal desiderio di vendetta alla vendetta del desiderio
La potenza narrativa di Park Chan-wook è insita nella trama che lega le sue storie, tasselli di un’unica opera magna; una vera e propria fenomenologia della vendetta che gradualmente cambia i connotati: a partire dalla “trilogia della vendetta”, il regista descrive una curva discendente dal maschile al femminile, dai toni hardcore di Mr. Vendetta e Old Boy, dettati dal desiderio di vendetta, alla vendetta orientata al desiderio che, da Lady Vendetta a Mademoiselle, si fa via via più softcore, sino ad assumere i contorni di una fiaba.