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26 Ottobre 2021, Giacomo Placucci
Un silenzioso bildungsroman. “L’Arminuta” intenso ma misurato
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Prime Visioni
Nel tentativo di far dialogare la prosa episodica di Donatella Di Pietrantonio con il gusto del pubblico, Bonito decide sorprendentemente di procedere per sottrazione. Asciuga i dialoghi fino all’osso; lascia che Sofia Fiore, nei panni della “Ritornata”, racconti il suo personaggio con lo sguardo; stringe la drammaturgia fra le mura dell’abitazione dove l’Arminuta è imprigionata, semplificando la dimensione socio-ambientale della storia. Il risultato è un melodramma intenso ma misurato, diretto e insieme rarefatto, che sfiora il romanzo popolare ma che resta in disparte nel momento in cui deve dipingerne le complessità.