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“Rosita” e il Lubitsch touch
Secondo Scott Eyeman, biografo di Lubitsch, Rosita è “uno dei film muti fisicamente più belli” in cui si può vedere chiaramente l’affiorare di quello che è stato definito dalla critica il “Lubitisch touch”: ovvero la capacità di dipingere scene tali da non avere bisogno di spiegazioni ulteriori, di evocare emozioni e atmosfere per mezzo di luci, composizioni e montaggio, di mettere in scena gesti che riassumono l’intera fisionomia di un personaggio, in poche parole di arrivare in modo pregnante allo spettatore per mezzo del solo linguaggio cinematografico non verbale. Come scrive Guido Fink, “nel cinema di Lubitsch il non detto, il silenzio, il non visto, contano quanto le parole e le immagini”.
Le musiche originali di “Entr’acte” e “Rosita”
Il Cinema Ritrovato è piacere della riscoperta filmica, della visione del film in pellicola, del restauro colorimetrico. È anche riscoperta dell’esperienza cinematografica tout-court, di cui l’elemento musicale è parte fondamentale. La serata in Piazza Maggiore che ha visto protagonisti Rosita ed Entr’acte ne è un fulgido esempio, non soltanto perché i suddetti film sono stati fruiti nelle versioni restaurate, ma perché l’accompagnamento musicale dal vivo ha restituito agli spettatori anche la “colonna sonora” originale delle due opere.
“Rosita” di Ernst Lubitsch al Cinema Ritrovato 2018
Il primo film americano di Lubitsch nacque dall’incontro con la grande diva del cinema muto Mary Pickford, che volle fortemente lavorare con l’autore viennese. Lubitsch veniva da diversi film in costume, così la Pickford gli fece una proposta iniziale che il regista rifiutò fermamente. La controproposta fu quella di interpretare Margherita in una versione del Faust, ma il parere negativo della madre, che non accettò di vedere la figlia impersonare un ruolo del genere, dirottò tutti verso Rosita, adattato dalla commedia Don César de Bazan di Adolphe D’Ennery Philippe François Pinel.
Venezia Classici 2017: “Rosita”
Straordinaria serata di pre-apertura della 74a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con la prima proiezione mondiale di Rosita di Ernst Lubitsch nella nuova copia digitale restaurata in 4K dal MoMA di New York con la collaborazione di The Film Foundation.