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“Taxi Driver” simbolo assoluto della solitudine urbana
È quasi straziante osservare l’inadeguatezza e l’incapacità di Travis nell’intrattenere rapporti sociali e umani, così come è inevitabile allinearsi al suo punto di vista, complici l’espediente della scrittura del diario o la famosa soggettiva del bicchiere con la pastiglia effervescente che si scioglie nell’acqua. Eppure la macchina da presa non esita a prendere le distanze dal personaggio, con movimenti che lo lasciano fuori campo o inquadrature distaccate (come quella dopo la carneficina finale).
New York Stories: “Taxi Driver” e il commento musicale
Nella filmografia sulla Grande Mela, un posto speciale lo occupa ovviamente Martin Scorsese con numerosi suoi film. In Taxi Driver la città è quella del dopo-Vietnam e del picco di criminalità. Ecco come potremmo rileggere il film, con particolare attenzione alla colonna sonora.