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“Salò” e il riso dell’abiezione
In occasione dell’uscita in Blu-ray di Salò o le 120 giornate di Sodoma, edito da CG Entertainment e contenente la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, ci soffermiamo sull’“astenia” rivoluzionaria e sulla bulimia linguistica del potere teorizzate dal regista, affrontando in particolare il tema del riso. Nel regno dell’abiezione immaginato da Pasolini in Salò o le 120 giornate di Sodoma, l’espressione linguistica diventa comportamento svuotato di senso, il motto si trasforma in sciatta propaganda e il linguaggio del potere si manifesta in una geometrica coazione a ripetere. Ecco allora il perché della struttura – l’Antinferno e i tre gironi – del “teorema” delle perversioni fisiche, di quell’abisso epistemologico che segna un solco tra la Storia svanita e le storie soppresse.
“Salò” e la critica
Distribuito simbolicamente il 2 novembre in occasione del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, Salò è il nuovo appuntamento di Cinema Ritrovato al Cinema. E noi di Cinefilia Ritrovata ne approfitteremo per offrire riflessioni, documenti, segnalazioni. Come prima incursione, ci avvantaggiamo del bellissimo mini-sito dedicato al film, che va affiancato al ricco booklet del DVD, che esce in contemporanea, e contiene naturalmente la versione integrale del film. Nelle righe che seguono, troveremo un résumé della ricezione critica del film, ottimamente redatta da Roberto Chiesi, e gli articoli – particolarmente interessanti – di Moravia e Soldati.