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La favola esopica del Gruffalo
La storia di base contiene una critica feroce della recondita paura del diverso. E la morale di cui si fa portavoce ci insegna che non sempre ciò che appare come più “mostruoso”, lo sia poi realmente (basta soffermarsi sulla dolcezza con cui il Gruffalò si relaziona alla sua piccolina nel secondo episodio dei due). Ed è valido anche il viceversa, ossia l’apparentemente indifeso e piccolo topolino risulta infine non solo il più furbo, ma in qualche modo anche il più “spietato” della storia, approfittando della paura altrui per mettersi al sicuro. Così Il Gruffalò è un racconto che funziona, e allo stesso modo funziona la sua trasposizione cinematografica, sia grazie alla bellezza dei disegni che devono molto alle illustrazioni originarie di Axel Scheffler.