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24 Gennaio 2018, Lorenzo Meloni
Il cinema di Martin McDonagh: “Six Shooter”
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Approfondimenti
Nei ventisette minuti dell’esordio Six Shooter (2004), accolto con l’Oscar al miglior cortometraggio, c’è tutto quello che Martin McDonagh mostrerà in seguito, fino al recente exploit di Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri. Il tono sempre in bilico tra farsa e tragedia, l’attenzione per il casting e la direzione degli attori, la violenza con cui volano piombo e pugni ma soprattutto parole. Fin dall’esordio si rivela l’inclinazione del regista anglo-irlandese verso una teatralità densa e snervante (spazi chiusi, ritmo e tensione in mano ai dialoghi); niente di che stupirsi trattandosi di un drammaturgo fra i più rispettati della sua generazione.