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27 Gennaio 2018, Francesco Cacciatore
“7 psicopatici” tra Malick e Peckinpah
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Approfondimenti
Accade spesso nella filmografia di un regista che alcuni film trovino il loro giusto riconoscimento solo dopo anni dal loro esordio sugli schermi, quando lo stile dell’autore giunge a completa definizione e ogni suo lavoro viene rivisto come parte di una coerente poetica di cinema. È in questa categoria di film che trova il suo posto 7 psicopatici, magmatica opera seconda di Martin McDonagh, incompresa dal pubblico ai tempi dell’uscita in sala ma anticipatrice di tutti i temi, le suggestioni e le cifre stilistiche che hanno decretato il successo di Tre manifesti a Ebbing, Missouri.