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10 motivi per apprezzare “Che fine ha fatto Baby Jane?”
Nel 1959 approda nelle librerie francesi Hollywood Babylon, saggio del regista e sceneggiatore Kenneth Anger. Attraverso le sue pagine, il pubblico può gettare un occhio sulla depravazione che si respirava nella Hollywood classica, affacciandosi su una quotidianità di adulteri, lusso sfrenato e fiumi di alcol. Pochi anni dopo, nel 1962, Aldrich gira Che fine ha fatto Baby Jane?, e dona all’opera di Anger un gemello cinematografico.
Cinema Ritrovato 2017: “Mildred Pierce” tra letteratura, cinema e televisione
Uno sparo, un uomo che cade a terra e una macchina che fugge nella notte. E poi il molo dove entra in scena lei, la diva: Joan Crawford. Nel suo primo piano in Il romanzo di Mildred Pierce (1945) di Michael Curtiz, uno dei tanti, traspare tutto il peso del film, il dolore e la colpa di un amore impossibile: quello di Mildred per sua figlia Veda. Tratto dal romanzo di James M. Cain, Mildred Pierce (1941), il film segnò la carriera della Crawford a cui valse il suo primo, e unico, premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista.
Cinema Ritrovato 2017: “Johnny Guitar”
Comincia con una richiesta di ringraziamento e di indulgenza per Joan Crawford la proiezione in Piazza Maggiore della versione restaurata di Johnny Guitar. Ringraziamenti, perché fu la più odiata diva di Hollywood ad acquistare i diritti del libro di Roy Chanslor e a proporlo a Nicholas Ray. Indulgenza, perché lavorare con l’attrice fu un vero inferno: il regista disse che “come essere umano, Joan Crawford era una brava attrice”, e il protagonista maschile Sterling Hayden che “non ci sono abbastanza soldi a Hollywood per convincermi a girare ancora un film con Joan Crawford”.
Aspettando Il Cinema Ritrovato: “Mildred Pierce”
In programma martedì 27 giugno nell’ambito del Festival del Cinema Ritrovato, il film Mildred Pierce di Michael Curtiz con Joan Crawford, è tratto dall’omonimo romanzo di James Mallahan Cain, noto più comunemente come James M. Cain. Autore di diversi racconti e romanzi scritti tra il 1934 e il 1975 – che per lo più affondano la narrazione in storie di avidità, ambizione, sesso e violenza – Cain è stato spesso fonte di ispirazione per il grande schermo.