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19 Novembre 2020, Elena Frassineti
“Theodor” e il soggetto dello sguardo
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Festival, Visioni Italiane
Quello che porta Maria Boldrin a Vienna per realizzare il suo film di diploma della Zelig è soprattutto un viaggio interiore. Con Theodor la giovane regista italiana ci conduce attraverso i suoi ricordi alla scoperta di un’amicizia speciale e si interroga su cosa sia rimasto di quel legame attraverso il tempo e la distanza. La Boldrin ci porta con sé sul treno che nelle prime inquadrature attraversa i paesaggi innevati fino alla casa della famiglia che l’aveva accolta durante il suo soggiorno nella capitale austriaca, tre anni prima. Qui torna a essere Momo, la ragazza che per molto tempo si era presa cura di loro figlio: Theodor.