Alessandro Cuomo
“Death of a Unicorn” come versione A24 di “Jurassic Park”
Death of a Unicorn sembrava un film molto più promettente su carta, mentre il risultato finale è quanto di più semplice e banale ci si potesse aspettare. L’arroganza umana spinge i ricchi e potenti a credersi padroni del mondo e dopo aver schiavizzato i propri simili, questi tentano di fare lo stesso con la natura, la quale, però, è una forza indomabile e finirà sempre per avere la meglio. Come dicevamo, semplice e banale.
“Nonostante” e il sarcastico dramma ospedaliero
Il taglio sarcastico con cui il regista affronta il concetto di perdita, che si tratti di una stanza o dell’assenza di un padre, e la paura di affrontare la realtà rifugiandosi in una dimensione ultraterrena, laddove basterebbe invece un salto per riportarci con i piedi per terra, risultano efficaci nel fornire al film uno stratagemma originale e interessante per affrontare argomenti che altrimenti rischierebbero di appesantire fin troppo una narrazione già drammatica di suo.