Alessia Carcaterra
“The Wind” che scava le coscienze
Ultimo film muto americano prodotto dalla MGM prima del ritorno in terra svedese, The Wind risulta essere all’epoca un film tutt’altro che facile da girare. Si può solo lontanamente immaginare come le forti e roventi raffiche di vento (artificiale, in quanto create dai motori di aeroplani portati sul set), nonché le temperature estreme del deserto del Mojave abbiano influito sulla resistenza fisica (nonché psicologica) degli attori durante la scena della traversata a cavallo nella desolazione più totale.
“Café Elektric” da Marlene a Marlene
Sebbene Marlene Dietrich non ricopra il ruolo di diretta protagonista nei film muti di fine anni Venti, la sua presenza scenica è fin da subito preponderante. Nonostante l’aspetto estetico ancora abbastanza semplice, i lunghi balli a ritmo di jazz, i primi piani e i mezzi primi piani esaltano un’energia tale per cui il passaggio da Marlene a Marlene Dietrich e da attrice a diva risulta estremamente naturale. Nessuna forzatura o imposizione, solo l’autentica evoluzione di un’icona.