Francesco Grieco
“Album Boris Lehman” ad Archivio Aperto 2019
Un momento imperdibile dell’edizione 2019 di Archivio Aperto è stato l’incontro con Boris Lehman: Alla presenza del regista di origini ebraiche polacche, le proiezioni, rigorosamente in pellicola, sono incominciate con il super8 del giocoso lungometraggio del 1974 Album 1, sonorizzato dal vivo dalle improvvisazioni musicali di Cecilia Stacchiotti e accompagnato da un reading a più voci, compresa quella dello stesso Lehman. Si tratta di un film giovanile, di dichiarata influenza mekasiana, in cui però già si evidenzia una dei temi più ricorrenti della poetica lehmaniana: la famiglia allargata, intesa come comunità di amici e conoscenti, che compaiono e ricompaiono, a distanza di tempo, nei film del regista. Qui, nelle prime immagini, si può riconoscere Chantal Akerman, di cui Lehman è stato anche fotografo di scena sul set di Jeanne Dielman.
“Cartoline dall’America” di Massimo Bacigalupo ad Archivio Aperto 2019
Che il cinema sperimentale di Bacigalupo abbia punti di contatto con quello di Mekas (e subisca, inoltre, l’influenza di Stan Brakhage, Gregory Markopoulos, Maya Deren, al punto di rappresentare l’esempio più puro di “underground” italiano) è piuttosto evidente. Ma in Cartoline dall’America, che abbiamo potuto ammirare nella versione ancora “in progress” il 28 ottobre e che è stata ri-sincronizzata da Home Movies, le tecniche di saturazione dell’immagine e di sovrimpressione tipiche dell’underground lasciano il posto al grado zero del cinema, a un’estetica minimalista e zen, secondo le parole dell’autore, fatta di luce solare e colori naturali, con cui Bacigalupo sembra voler superare un momento di indecisione professionale, di tormento esistenziale.