Gianluca De Santis
“Freud – L’ultima analisi” tra fede e ragione
Sono alcuni elementi a salvare Freud – L’ultima analisi dalle insidie del didascalismo, aiutati dal misurato Matthew Goode e da un Anthony Hopkins sempre mirabile: alle prese con un personaggio non facile da inquadrare (ci hanno provato in molti, da Montgomery Clift a Viggo Mortensen, passando per il Remo Remotti edipico di Sogni d’oro), restituisce a Freud sia la fragilità della malattia che la forza di un intelletto ancora lucido, di uno spirito combattivo e dispoticamente intransigente.
In ricordo di Maggie Smith
Maggie Smith è riuscita ad attraversare il cinema (e la televisione, e il teatro) con una leggerezza ironica, con un senso dell’umorismo vivace e brillante, che traspariva sempre, anche nelle interpretazioni drammatiche. Si potrebbe dire che è stata l’ultima delle attrici classiche e la prima delle grandi attrici moderne; un’interprete di solida formazione e di straordinaria finezza che ha saputo creare e mantenere la sua fama senza abdicare alla qualità dei ruoli, senza cedere mai alla maniera.