Gualtiero De Marinis
“Banditi a Orgosolo” e il mistero della voce
Vittorio De Seta è stato definito da Martin Scorsese “un antropologo che si esprimeva con la voce di un poeta”. La Cineteca di Bologna, da sempre appassionata promotrice dell’opera di questo maestro, ha restaurato tutti i suoi cortometraggi. Vittorio De Seta si spegne nel 2011. Sua figlia Francesca ha fatto proprio il desiderio del padre di lasciare alla Cineteca di Bologna il suo archivio cartaceo. L’approfondimento che qui pubblichiamo sulla storia produttiva del primo lungometraggio di De Seta, Banditi a Orgosolo (1961), è il primo tentativo di fornire, grazie ai suoi diari, nuove prospettive di lettura dei suoi film, rispettando, ci auguriamo, la sua privacy.
La voce umana di Monica Vitti
È stata una delle più grandi attrici del cinema italiano. È stata un’attrice versatile, capace di passare dalle inquadrature lunghe di Antonioni ai tempi brevi della commedia all’italiana con Monicelli, Salce e Scola. Osannata dalla critica e adorata dagli spettatori, è stata prima ancora attrice di teatro, poi occasionalmente doppiatrice, alla fine anche regista. Ma tutto questo passa in secondo piano rispetto al fatto che aveva una voce capace di straziarti il cuore. Un breve esempio della voce umana, troppo umana di Monica Vitti lo trovate qui.