Ludovica Soreca
Cronaca di un’estate portoghese. “Aquele Querido Mês de Agosto” di Miguel Gomes
A metà tra il documentario e la fiction, Aquele Querido Mês de Agosto appare fin da subito un lavoro cinematografico insolito, che condivide nelle intenzioni e nelle suggestioni un certo modus operandi, sperimentato nei capolavori della Nouvelle Vague e nel cinema portoghese contemporaneo più innovativo. Premiato in numerosi festival internazionali, il film di Gomes risulta un’anomalia cinematografica, una visione sulle ali di “un’estetica della superficie”.
Ricordando Piombino. “La bella vita” ovvero l’opera prima di Paolo Virzì
Planando tra l’alto e il basso, il film è un degno erede della grande commedia all’italiana; i toni del drammatico appaiono smorzati quando, nell’intreccio narrativo e nelle peculiarità dei personaggi, raggiungono la misura di un’apparente leggerezza. Nella sceneggiatura firmata da Francesco Bruni, che collaborerà con Virzì nel successivo Ferie d’agosto (1996), in Ovosodo (1997) fino a Il capitale umano (2014), le figure dell’operaio, della cassiera e del presentatore televisivo accolgono le caratteristiche umane e ideologiche che saranno ricorrenti nei futuri soggetti conferendo all’intera filmografia del regista toscano una riconoscibile fisionomia.