Micol Vignoli
“Il giorno dell’incontro” e il pathos del corpo
Huston si rifà al bianco e nero e alla fisicità del capostipite Toro scatenato, paga tributo – similmente a Scorsese – all’estetica televisiva del tempo che fu, poi durante il match finale ingaggia la macchina da presa in un corpo a corpo brutale sconfinante nella soggettiva come Warrior e infine fa cadere al tappeto i due contendenti contemporaneamente alla maniera di Rocky e Apollo, con solo uno dei due che riuscirà a rialzarsi.
“Piccole cose come queste” tra oscurità e penombre
Piccole cose come queste non accompagna per mano lo spettatore in una esaustiva rappresentazione dello scenario storico, non illustra punto a punto tutto ciò che ora si sa in merito, ma procede per ellissi e non detti, lascia trapelare elementi slegati, mette dubbi e li lascia macerare pian piano, ponendo lo spettatore nei panni di Bill e di chiunque di trovasse allora ad osservare la situazione dall’esterno.