Paola Mastropietro
“Sotto le foglie” e la sospensione del giudizio
Con la sua inconfondibile abilità, sin dai tempi di Gocce di pioggia su pietre roventi, il regista francese esplora le dinamiche umane e familiari più complesse, questa volta con un humor assolutamente cupo e inaspettato, attraverso una deliziosa articolazione di relazioni che lascia spazio a un immenso senso di fragilità e umanità. Alla fine, ciò che conta davvero è la protezione reciproca all’interno di una famiglia scelta, costi quel che costi.
“L’albero” leopardiano con voglia di vivere
Sara Petraglia adotta un’estetica minimalista, con primi piani che valorizzano l’ottima prova attoriale di entrambe le attrici, a cui si riconosce il merito della buona riuscita del film, dirigendo un film intenso che spinge sull’indagine psicologica del femminile, un ritratto generazionale che diventa leopardianamente malinconico e riesce a equilibrare con maestria la pulsione all’annientamento e la voglia di vivere che alla fine prevale.