Secondo film (anche se, in questo caso, nella forma di frammenti) di Mauritz Stiller presentato a Il Cinema Ritrovato 2016, Balettprimadonnan è stato fortemente voluto da Mariann Lewinsky quando ne sono stati ritrovati altri quindici minuti, oltre a quelli già recuperati a metà degli anni ’90. Mostrato nella sua attuale forma mutilata, ma non per questo privo d’interesse, Balettprimadonnan è uno splendido ritratto femminile di un’aspirante ballerina (e non a caso, la sequenza più bella del film è quella della messinscena della Morte del cigno). La regia di Stiller è ricchissima e una volta tanto si ha l’impressione di avere di fronte un regista che non si rifà a modelli esterni, ma che rappresenta egli stesso un modello. Come si è già detto nell’articolo su Vingarne, la sua prematura morte in ancora in giovane età, una volta tornato in Europa dopo i litigi feroci con i produttori hollywoodiani a metà degli anni ’20, ha interrotto la sua carriera in continua evoluzione.
Balettprimadonnan ci riconsegna lo splendore e l’unicità dell’opera di Stiller e, nonostante poco si possa fare per restaurare completamente il secondo frammento ritrovato in Spagna a causa della decomposizione della pellicola, questo film ci mostra ancora una volta quanta forza avessero i film del regista e di quanto ancora bisogna fare per cercare di recuperare, salvare, preservare, il suo lascito cinematografico.
Simone Tarditi