La sezione Alla ricerca del colore nei film: Technicolor esplora alcune opere di uno dei maggiori registi del melodramma anni’50, Douglas Sirk, al secolo Hans Detlef Sierck, tra cui Come le foglie al vento, pellicola datata 1956. Al centro della vicenda Kyle Hadley (interpretato da Robert Stack), figlio di un ricco e importante petroliere che ha Mitch (Rock Hudson) per migliore amico e fidato dipendente del padre.
Entrambi si innamorano di Lucy (Lauren Bacall), ma sarà Kyle a sposarla. A far da contorno Marylee, la cinica e disillusa sorella di Kyle, innamorata di Mitch e alcolizzata, interpretata da Dorothy Malone, che vinse l’Oscar come migliore attrice non protagonista nel 1957 per questa prova attoriale.
Rock Hudson interpreta il classico bravo ragazzo, il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere e tutte le donne desiderano, che puntualmente tira fuori dai guai l’amico Kyle e sopporta in silenzio anche il matrimonio tra lui e l’amata Lucy, cercando di proteggerlo fino alla fine, nonostante la sofferenza. Ma al trionfo dell’amore tra i due protagonisti buoni, Sirk preferisce tenere “sottotono la coppia romantica, Rock e Lauren, lasciandoli però irradiare a ogni apparizione la loro luce divistica, e tende fino allo spasimo le passioni di Robert Stack e Dorothy Malone, i due ricchi, infelici, corrotti rampolli Hadley”. L’amore tra Hudson e Bacall è solo immaginato, non vive esplicitamente sullo schermo, nonostante sembri scontato fin dal principio. Lo spazio vitale che questo sentimento necessiterebbe per sbocciare è occupato dall’infelicità, dal vizio e dall’autodistruzione a cui sono inclini Kyle e Marylee, elementi che esploderanno in una tragedia che finalmente fornirà una via di scampo alla coppia Hudson/Bacall.
Questa copia 35 mm esalta l’uso di colori forti che sembrano voler sottolineare gli eccessi della narrazione e dei personaggi, sempre molto passionali e impulsivi. Il cinema di Douglas Sirk ha il grande merito di aver influenzato grandi registi come R. W. Fassbinder, Pedro Almodovar e Todd Haynes, ma viene anche accusato di recare in sé elementi poi fatti propri da soap opera e serial infiniti di dubbio gusto, che però non sfiorano mai tali livelli estetici, tecnici e narrativi.
Nonostante Lauren Bacall affermasse che “chi dice che è un grande film non ha il sale in zucca”, Come le foglie al vento è un grandissimo film di genere.