Nel tristemente famoso grande incendio datato 9 luglio 1937 del magazzino di pellicole Fox a Little Ferry, New Jersey, 40.000 rulli di negativi e positivi vanno persi per sempre. Tra questi vi è The Loves of Carmen del 1927, diretto da Raoul Walsh con Dolores Del Río, parte del trittico delle divine messicane insieme a María Félix e Silvia Pinal. Per nostra fortuna, ci è giunta l’unica copia nitrato, mancante di alcune scene, reperita dal Národní Filmovy Archiv di Praga negli anni Settanta. Precursore muto dell’omonimo sonoro del 1948 con Rita Hayworth, The Loves of Carmen è solo una delle tante trasposizioni cinematografiche delle vicende della gitana spagnola, tratte dalla novella Carmen (1845) di Prosper Mérimée divenuta poi particolarmente popolare grazie all’opera di Georges Bizet.
La Carmen di Dolores Del Río è una giovane e bella popolana che passa le giornate a fabbricare sigari, contrabbandare e sedurre, per poi abbandonare e riprendere di nuovo, solo l’ultimo dei suoi pretendenti, il timido José (Don Alvarado). Le carte le hanno predetto l’arrivo imminente di un uomo forte e virile in grado di domare il suo animo ardente e impetuoso: ecco infatti che giunge in paese Escamillo (Victor McLaglen) che inizialmente la vede solo come una figura capricciosa e fastidiosa. Ma Carmen resiste irremovibile e sfodera tutte le sue armi di seduzione pur di far cadere ai suoi piedi il roccioso torero. Invischiata in un triangolo amoroso, Carmen fa la sua scelta fino al tragico epilogo.
Difficile che in The Loves of Carmen si veda Dolores Del Río in pose statiche e passive: irrefrenabile, animalesca e selvaggia, ora è a terra nel fango, ora è sul tavolo di una locanda a danzare per Escamillo, più avanti è un vortice di scialli e mantillas. Carmen domina e piega al suo volere con un colpo di ventaglio tutto ciò che non le aggrada, anche di fronte alla legge. Eppure il punto esatto in cui la libertà ferina di Carmen crolla definitivamente è il preludio della vendetta di José che, da martire oppresso, muta in carnefice: inizio reso con la messa in atto di una delicata e riuscitissima carrellata a seguire sul mezzo primo piano di Carmen con ripresa in soggettiva di José della durata di qualche secondo; i ruoli si ribaltano: braccata e terrorizzata, Carmen è vittima e preda della gelosia malata di José. Il dinamismo del corpo di donna fatale perde tutta l’energia propulsiva. Sipario.