Tommaso e Alice hanno passato quindici anni della loro vita insieme, ma qualcosa fra di loro non funziona più. Sono quarantenni non sposati e senza figli, come i loro più cari amici. Da poco hanno finito di arredare la casa e il mutuo, l’unica responsabilità che hanno in comune, li ha distrutti. Si sentono vecchi e la disillusione per ciò che circonda le loro vite presto si fa sentire.
Nessuno dei due è riuscito ad avere successo, né lui come musicista né lei come attrice, e questo li accomuna agli amici che non riescono ad accettare la fine della relazione della coppia, come se fosse la fine anche delle loro storie. Tommaso e Alice vorrebbero separarsi gradualmente, una vera e propria chimera che si dissolve sempre più nel corso dei giorni e delle settimane, scanditi dalle didascalie e dalla piacevole colonna sonora.
La loro ingenuità è velata di un certo candore e sincerità, dovuti alla scrittura di Stefano Sardo (al suo esordio alla regia), in coppia con Valentina Gaia. I dialoghi e le interruzioni, quei momenti di sospensione e di divagazione sono talmente verosimili e coinvolgenti che non si può non rimanere seduti fino alla conclusione dei titoli di coda. L’ambizione dei due protagonisti, interpretati da Guido Caprino e Elena Radonicich, ci spinge a sognare. Prima o poi però bisogna scontrarsi con la realtà, sono cresciuti in quei quindici anni e quel qualcosa che li porta alla separazione non può essere senza sofferenza.
Il saliscendi emotivo di Una relazione, mai stucchevole, è dovuto anche alla mano di Sardo che osserva le situazioni senza inutili vezzi stilistici. Così i dettagli sulle diverse mani che si incrociano, si stringono e si separano sono il punto cardine per la comprensione del punto di vista di Tommaso e Alice. Stefano Sardo sembra voler suggerire che non tutte le relazioni finiscono come il costume richiede e non tutte si concludono fra grida e piatti rotti. A volte la tristezza per la fine può essere superiore alle altre emozioni. Tommaso e Alice devono lottare sia contro la malinconia che li immobilizza, sia contro quell’incertezza che è parte del vissuto anche degli amici. Come Luca (Libero de Rienzo nella sua ultima interpretazione) e Luisa che, in continuo scontro fra vecchi e nuovi stereotipi, tentano di nascondere ferite da colmare.
Una relazione di Stefano Sardo, presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori alla settantottesima edizione della Mostra del cinema di Venezia, è una commedia che affrontando diversi strati di sentimentalismo, senza dimenticare un velo di ironia, a tratti anche amara, si spinge verso una conclusione “minimamente positiva”, come l’ultima canzone che Tommaso dedica alla sua storia con Alice.